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Business Plan

Il Business Plan in 10 passi

 

 

1) L'idea di prodotto/servizio: cosa proponiamo?

Proponiamo un servizio e dei prodotti diretti in particolar modo a chi soffre di disturbi alimentari quali: intolleranze, allergie (a uova, latticini, coloranti, glutine,lieviti.....), diabete, ipertensione arteriosa. Tutto ciò cercando di utilizzare ingredienti biologici e fornendo, se richiesto, valutazioni nutrizionali esaurienti.

 

2) La concorrenza: per vincere la sfida contro...

Abbiamo scelto di puntare su questi prodotti appunto perchè non sono presenti molte aziende che offrono il nostro tipo di servizio, mentre è in costante aumento la popolazione che soffre di patologie alimentari (40% di essa). Con questo presupposto aprendo la pasticceria in un centro abitato come Legnago non ci sarebbe concorrenza per parte della clientela che non può consumare in alcuna pasticceria se non la nostra.

Per la restante si attuerà un'iniziativa di formazione e di scoperta nei confronti di una pasticceria alternativa e più salutare

 

3) Il target: a chi lo proponiamo?

Il servizio è diretto in particolar modo a chi soffre di disturbi alimentari, a bambini e anziani in quanto offriamo prodotti salutari e nutrizionalmente equilibrati. Nel primo caso vorremmo far notare che la possibile clientela raggiunge tuttora il 40% della popolazione che rappresentano il 70% della nostra clientela, definibile "fedele"  per ovvie ragioni.  

4) Il prezzo: a quanto lo vendiamo?

Basandoci sulle stima medie delle comuni pasticcerie abbiamo stimato una vendita media giornaliera di 270 prodotti, con un prezzo unitario medio di 1.75€ per un totale annuo di prodotto venduto di 6840 kg. con il relativo ricavo di 171000€.

Il prezzo unitario è stato calcolato tenendo conto del food cost più elevato della media (6% in più) che viene compensato dall'inferione costo di manodopera in quanto tutti i soci saranno impegnati attivamente nell'esercizio.

5) Le politiche commerciali: come incentiviamo le vendite?

Sarà fondamentale promuovere l'azienda con un evento di apertura che impiegherà 2800 € ; verranno svolte attività di promozione attraverso inserti pubblicitari , volantini, e pubblicità via web e social netwok (dei quali si occuperà il personale interno). L'esercizio verrà poi aperto nei pressi di una palestra o di uno studio dietistico così che venga consigliato l'acquisto dei nostri prodotti, in cambio noi consiglieremo di frequentare le suddette attività così da trarne un equo beneficio.

6) La distribuzione: come e dove lo vendiamo?

L'azienda verrà aperta in un centro abitato di medie dimensioni , per evitare costi di locazione insostenibili e maggiore possibilità di concorrenza (ad esempio esistono già a Verona pasticcerie che vendono prodotti anche per celiaci il che figurerebbe come concorrenza per quanto riguarda circa il20% della nostra clientela). Abbiamo ipotizzato la sua locazione nei pressi di una palestra o di uno studio dietistico poichè potrebbe risultare un modo per avere pubblicità per passa-parola.

7) La comunicazione: come e dove lo raccontiamo?

Un mezzo sfruttabile per i costi zero e gli ottimi risultati è il social network: inviando inviti o pubblicità che verranno mandati a conoscenti e affini che li invieranno a loro volta a terzi e così via come per una catena. Oltre a questo si promuoverà l'azienda con i metodi tradizionali, ossia con inserti pubblicitari, volantini e, nei seguenti tre anni, degli eventi.

 

8) Ipotesi di ricavi: quanto possiamo ricavarci?

 prezzo unitario : €1,75

 numero pezzi anno : 97200

 ricavi :€ 171000

9) Ipotesi di costi: quanto ci potrebbe costare?

costi di prodotto:  € 25264

costi di distribuzione: € 20221

costi di comunicazione: € 6000

costi totali:  € 51485

 

10) Ipotesi di utile: quanto ci possiamo guadagnare?

 Ipotesi ricavi: €171000

 ipotesi costi: €51485

 ipotesi utile:€119515 (netto da imposte €71709)

Progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Veneto, approvati con DGR N. 1078 DEL 18/12/2013; POR FSE 2007 – 2013; DGR 1965 del 28/10/2013. I progetti sono stati selezionati nel quadro del Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e sulla base dei criteri di valutazione approvati dal Comitato di sorveglianza del Programma.

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